La principessa di Lamballe, Maria Teresa Luisa di Savoia-Carignano

E’ un giorno di festa a Torino l’8 settembre 1749 quando a Palazzo Carignano nasce una bimbetta paffutella e bionda. Maria Teresa Luisa è la figlia di Luigi Vittorio di Savoia-Carignano e Cristina di Hesse-Rheinfels-Rothemburg. La madre quel giorno si sta preparando per assistere alla festa popolare che si celebra alla basilica di Superga quando è costretta a rinunciarvi perché la neonata che porta in grembo non vuole aspettare oltre a fare la sua entrata nel mondo. 

L’infanzia della piccola Maria Teresa passa nelle residenze di famiglia, d’inverno nel barocco palazzo Carignano e l’estate a giocare con le sorelle nel pacifico palazzo di Racconigi. Poi come tutte le principesse di casa Savoia riceve la sua educazione al Convento della Visitazione.

Vivace, un po’ turbolenta, intelligente senza precocità, dolce e remissiva di carattere, naturalmente buona e di un candore che non perderà mai, la principessa si fa amare da tutti. Lasciato il convento Maria Teresa ritorna a Palazzo Carignano con la famiglia dove trascorrerà un vita all’insegna della tranquillità, tranne le giornate in cui dolori lancinante la costringono a chiudersi in camera, gettata sul letto a mordere il cuscino. 

A diciassette anni Maria Teresa, nonostante si alta e slanciata, sembra ancora una bimba, forse cresciuta troppo in fretta, mani lunghe, piedi lunghi, mosse legnose, trasparenza della carnagione finissima, occhi azzurri, chioma bionda e bellissima che acconcia come una corona; una principessa che sogna di sposare un principe azzurro.

Il mattino dell’8 gennaio 1767 il barone de Choiseul-Beaupré, è introdotto nello studio del Re di Sardegna, porta con sé una missiva di Sua Maestà Cristianissima, Luigi XV:

“Signore mio fratello e zio,

La vostra Maestà è stata informata del consenso che ho dati ai procedimenti del duca di Penthièvre per il matrimonio del principe di Lamballe con la principessa Maria Teresa di Carignano. Questa alleanza così conferme ai miei desideri avendo anche l’approvazione di Vostra Maestà, incarico il barone di Choiseul, mio ambasciatore presso di Lei, di fare a mio nome la domanda formale di questa principessa che mi è già cara per i nostri legami di parentela e della qualità, degni della nascita, che formano il suo carattere. La vedrò con piacere arrivare  alla mia Corte e sarò sempre disposto a darle delle testimonianze del mio sincero e costante affetto. E’ una sensibile soddisfazione per me moltiplicare il legami  che mi uniscono a Vostra Maestà e rinnovarle le assicurazioni della tenera e inalterabile amicizia con la quale sono , signore e zio, di Vostra Maestà, buon fratello e nipote.”

Alla notizia Maria Teresa rimane stordita, il suo futuro subirà uno stravolgimento totale, comincia ad avere paura, ma i famigliari la rincuorano facendole notare che qualsiasi principessa vorrebbe diventare la nuora del prode duca de Penthièvre, figlio del Conte di Tolosa e della defunta Marie-Sophie de Noailles. Se Maria Teresa si ricorda di aver conosciuto il futuro suocero l’anno precedente durante un suo soggiorno a Torino, purtroppo sa poco o niente del futuro sposo. Sa che è un bel giovane, o almeno così sembra dal ritratto portato da Parigi. Dal ritratto sembra avere una bella taglia, sottile, un po’ delicato, effemminato forse, capelli color del rame  e gli occhi? Sembrano avere un colore diverso uno dall’altro. Il sabato 17 gennaio si fa il matrimonio per procura. La cerimonia solenne e noiosa trova un guizzo di vita quando si cominciano ad enumerare le fortune del novello sposo. Luigi Vittorio, padre di Maria Teresa, si desta dal torpore e capisce che la figlia sposerà un uomo che un giorno sarà il più ricco d’Europa. Il futuro della figlia sembra radioso. 

Il momento è arrivato, la principessa deve lasciare Torino e partire per la Francia. E’ al Pont-de-Beauvoisin, dove si trova la frontiera tra Savoia e Francia che la cerimonia dello scambio si effettua. Il principe de Lamballe le ha fatto pervenire un bell’assortimento di vestiti francesi e suo suocero una scelta di gioielli finemente lavorarti da Garand, celebre gioielliere di Parigi. Maria Teresa di Savoia-Carignano diventa da oggi in poi Mme de Lamballe. Il viaggio per raggiungere la sua famiglia risulta molto faticoso ma non mancano momenti di gioia come quello avvenuto a Montereau dove un giovane paggio, riccamente vestito si apre un varco nella folla e raggiunge la carrozza. Il giovane si inchina e molto elegantemente offre un mazzo di fiori a Maria Teresa. A Nangis intanto si fanno i preparativi per il vero e proprio matrimonio. Il duca de Penthièvre, il principe de Lamballe, il conte  e la contessa de La Marche partono da Nangis per andare incontro alla novella sposa. Finalmente la principessa incontra la sua nuova famiglia e quale sorpresa vedere che il paggio incontrato il giorno prima non è altri che suo marito. Il matrimonio si celebra il 31 gennaio 1767.

Il 5 febbraio Maria Teresa viene presentata a Corte. Luigi XV la riceve con grande dolcezza, poi la principessa si inchina profondamente davanti a Marie Leczinska, un’ultima serie di riverenze d’addio e la cerimonia è finita. Tutto è riuscito alla perfezione, Maria Teresa è radiosa, pronta ad iniziale la sua felice vita coniugale con il suo principe azzurro.

Appena qualche mese dal matrimonio, il principe si allontana da sua moglie per condividere il letto con diverse donne, anche dalle dubbie origini. Penthièvre che credeva di aver redento il figlio attraverso il matrimonio, si convince alla fine che è irrecuperabile. Il principe non farà neanche passare cinque mesi dal matrimonio che si butta tra le braccia del La Chassaigne, giovane attrice della Commedia Francese. Nel settembre 1767 Maria Teresa apre il suo portagioie e non trova più nemmeno un gioiello. Si grida al ladro ma alla fine si scopre che è stato il marito a portar via i preziosi, per pagare i suoi debiti per i suoi appetiti sessuali con una certa La Forest. Gli eccessi a cui si dà il principe de Lamballe lo porta presto a delle nefaste conseguenze. A seguito delle sue avventure amorose il marito di Maria Teresa contrae la sifilide. La malattia è tenuta nascosta e l’uomo si confida solo a mani di ciarlatani. Mentre il duca de Penthièvre pensa che il figlio sia solo debole, Maria Teresa scopre presto il male di cui soffre suo marito, forse anche a sue spese sebbene i medici che negli anni hanno curato la principessa non fanno alcun cenno alla malattia venerea. Il dubbio si basa su un’affermazione della stessa principessa in una lettera:

“Non posso vedere non senza un eccesso di gelosia marcata l’allontanamento e gli eccessi di mio marito. Ho concepito dell’invidia contro gli argomenti più esecrabili a cui onora i suoi sguardi […] E ne ho contratto una malattia profonda.”

Nel mese di dicembre del 1767 il principe de Lamballe lascia il tetto coniugale per andare a vivere con una certa Mlle de La Cour, soprannominata Palato d’oro a causa di una protesi al palato a seguito di un incidente professionale. Nell’aprile 1768 il principe cade da cavallo e si ferisce, qualche giorno dopo la febbre sale, la ferita non si cicatrizza,  Palato d’oro decide di portarlo dal signor Wargemont, amico del principe. Quest’ultimo si accorge dello stato dell’amico e non tarda a chiamare il duca de Penthièvre. Il duca si reca dal figlio con i suoi medici, la malattia è in stato avanzato, bisogna operare. Lamballe non vuole lasciare la sua amante e a tal fine il duca de Penthièvre coprirà d’oro la donna che farà perdere le sue tracce. L’operazione complicata e seria, perchè di castrazione si tratta, si fa all’Hotel de Toulose. La convalescenza viene fatta in un castello che il duca de Penthièvre possiede a Louvenciennes. Dopo atroci dolori Lamballe muore il 6 maggio, Maria Teresa dopo poco più di un anno di matrimonio è rimasta vedova.

Maria Teresa si ritrova sola col suocero a vivere nei suoi palazzi. Si arrende all’etichetta che dice che una donna vedova o nubile non può frequentare il bel mondo prima dei venticinque anni. Nel suo triste esilio trova un’amica nella cognata, Mlle de Penthièvre. Il castello di Rambouillet comincia ad echeggiare di risa e il duca gioisce nel vedere le due donne così legate. Purtroppo la felicità dura poco. Mlle de Penthèvre sposa il 5 aprile 1769  il duca de Chartres (futuro Philippe Egalité), figlio del duca d’Orléans. Mme de Lamballe perde la sua amica e ricomincia a frequentare Versailles. Dopo la morte della Regina, il Re si trova una nuova amante, Mme Du Barry. E’ per questo motivo che le figlie del Re hanno l’idea di far risposare il padre con l’arciduchessa Elisabetta d’Austria, ma Choiseul si oppone al progetto, temendo che una nuova regina avrebbe avuto troppa influenza a sue spese. Si mormora che il Re abbia un occhio di riguardo per la principessa de Lamballe, i Noailles tentano il progetto di darla in moglie al sovrano e anche questa volta Choiseul si oppone:

“La vedova di un Borbone non può diventare regina di letto, il mobile ad uso di suo cugino il Re di Francia!”.

La questione viene regolata il 21 aprile 1769 con la presentazione di Mme Du Barry. Il Re prendeva come amante ufficiale la contessa dalle dubbie origini. Penthièvre non apprezza la nuova favorita e consiglia a Mme de Lamballe a lasciare Versailles e accompagnarlo al suo castello di Rambouillet.

Nel suo soggiorno a Rambouillet le giornate passano noiose, certo il duca non è una gran compagnia. Un anno di vita nella desolazione di Rambouillet passa lento ed è il 4 maggio 1770 che Maria Teresa fa la conoscenza con quella che diventerà un’amica: Maria Antonietta.

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